I fatti
Qualche mese l'ex Sindaco di Rimini: Giuseppe Chicchi, dà alle stampe un libro: "La Formazione"; quando leggo il titolo di un capitolo, quasi svengo: "La crisi del calcio e Vincenzo Bellavista (clicca qui per leggerlo) ".
Lo leggo tutto d'un fiato ed urlo: "allora è tutto vero, adesso anche lui lo ammette ..."
[...] Nel 1994 ci fu la crisi; la società militava in C2 galeggiando a metà classifica; il Presidente di turno, una brava persona che non aveva mezzi adeguati all'impresa si stava rovinando economicamente [...]
Quella brava persona ero io ...
La città reagiva distrattamente alle sorti della sua più antica società sportiva [...]. Per dare una qualche rilevanza civica al problema decidemmo di investire il Consiglio Comunale [...] che [...] conferì al Sindaco un mandato esplorativo verso il mondo imprenditoriale.
Questa soluzione fu avanzata, in accordo con me, dal consigliere di opposizione Zilli [...] Qui arrivò il colpo di fortuna con le sembianze di Antonio Zavoli. [...] sapeva di un generico interessamento per il calcio di [...] Vincenzo Bellavista.
Nella discussione in Giunta Comunale si decise di utilizzare quella piccola residua possibilità affidatami da Bellavista. L'assessore al Bilancio, Mario Ferri, sostenne la tesi che la cessione sarebbe divenuta possibile solo nell'assoluta chiarezza dei conti. Furono perciò presi contatti informali con il tribunale e apparve come unica strada percorribile quella del fallimento gestito dal Tribunale, con conseguente gara per l'aggiudicazione del titolo sportivo della C2; il modo migliore per garantire trasparenza. Così la vecchia proprietà portò i libri in tirbunale.
Alla gara si presentò solo la Cocif che divenne proprietaria della Rimini Calcio.
PECCATO CHE I DEBITI DELLA RIMINI CALCIO CHE AVEVO GARANTITO CON IL MIO PATRIMONIO PERSONALE LI HANNO LASCIATI DA PAGARE A ME !!!
La spiegazione dei fatti ...
Quello che sfugge a Chicchi e a tutti gli altri, compresi i defunti, per l'anima dei quali ogni giorno prego, è che: